Come sarà il 2030 secondo i giovani: un futuro inclusivo, sostenibile e tecnologico
Fantasticare sul futuro, sui possibili scenari sorprendenti che ci attendono è normale. I genitori immaginano come vivranno i loro figli, i giovani si interrogano sulla loro vita prossima e su come la affrontano e quali cambiamenti naturali il mondo riserva loro.
A tutte queste domande non c’è una risposta certa ma è possibile fare delle previsioni a breve termine, fino al 2030. Ci ha pensato Next Gen 2030, una ricerca commissionata da BNP Paribas Cardif e l’istituto Eumetra Mr. Secondo i primi dati viene fuori un futuro sempre più tecnologico, smart, inclusivo e soprattutto green.
Un nuovo modo di vivere la società: inclusione, mobilità, città smart e green

I giovani hanno bisogno di relazioni alla pari, quindi, eque. Niente discriminazioni, voglia di ridefinire il concetto di genere e meno importanza per l’aspetto fisico che, secondo il 32% degli esaminati, è considerato un fattore non rilevante per avere delle soddisfacenti relazioni.
La Next Gen si preoccupa molto di più dell’ambiente, infatti, sono spaventati dai danni ingenti che la noncuranza dell’uomo provoca. I ragazzi di oggi tengono molto a queste tematiche ma, attenzione, i dati che emergono non sono confortanti. Il 31% di loro non è ottimista circa le emissioni e il conseguente riscaldamento globale ma, allo stesso tempo, sperano in tecniche sempre più vincenti per favorire il riciclo, l’impiego di fonti di energia green e ricondizionamento di prodotti.
Questo aspetto influisce anche sul modo in cui viene concepita la città del domani. Più aree verdi, centri storici liberi dalle auto, soluzioni smart per i rifiuti, ambienti in grado di soddisfare le esigenze di ogni essere umano, dalle mamme ai disabili. Quindi spazi ridimensionati e a misura d’uomo.
Favorire il modello college e università specializzate su temi tecnologici
I giovani puntano sull’istruzione nel prossimo futuro, ovviamente, rivedendo il sistema scuola che dovrà procedere a uno svecchiamento per poter fornire ai ragazzi ciò che cercano. A cambiare, tra una decina d’anni, saranno le materie ma anche la possibilità di strutturare un piano di studio a seconda delle proprie esigenze.
Il modello di riferimento è il college americano, pertanto si chiedono campus adatti a soddisfare ogni esigenza di tecnologia evoluta e piani di insegnamento a distanza, frutto della recente pandemia ancora in corso. È stato dimostrato che i ragazzi hanno apprezzato tale possibilità e auspicano, per il futuro, una didattica mista.
Addio ai social network e più tv on demand

La tecnologia deve diventare il centro del nuovo concetto di intrattenimento. Si chiedono dispositivi sempre più smart, addirittura da srotolare sul muro come dei pannelli. A dominare sarà il concetto di on demand, teatri virtuali e concerti da seguire a distanza. A sorpresa i social così come li conosciamo vengono fatti fuori per nuovi prototipi.
Questa ricerca mostra un nuovo concetto di Paese ed è una vera e propria sfida per i grandi di oggi. Maggiore consapevolezza della persona e del suo rapporto con l’ambiente è un’ottima opportunità per capire come investire le risorse a disposizione.
Quali opportunità per il futuro degli adulti di domani
Le nuove generazioni chiedono maggiore attenzione per ambiente e flessibilità sociale. Tutto ciò deve essere raggiunto secondo competenze specifiche da acquisire in una scuola tutta nuova, in modo da sfruttare al meglio il mondo del lavoro e farlo diventare un servizio per la comunità.
Per realizzare tutto ciò è necessario sapersi guardare bene da ogni insidia e per farlo bisogna lavorare su servizi che rispecchiano lo stile di vita dei giovani, quindi, personalizzabili e da integrare con tecnologie digitali e attivabili in pochissimo tempo.